Il marchio Taittinger nacque nel 1932 con l'acquisizione da parte di Pierre Taittinger del castello de la Marquetterie, con il quale rilevò la precedente azienda Forest-Fourneaux, fondata nel 1734 da Jacques Fourneaux. Egli aveva lavorato a stretto contatto con i monaci benedettini, all' epoca proprietari di gran parte dei vigneti circostanti. I Taittinger erano mercanti di vino che si trasferirono nella Champagne dalla Lorena nel 1870. La crescita dell'azienda dal dopoguerra ad oggi è stata continua ma gran parte del merito va a Claude Taittinger che l'ha diretta dal 1960 al 2005 portando il marchio ai vertici mondiali. Non a caso l' azienda è una delle più grandi case produttrici di Champagne al mondo, con sede a Reims. Le uve provengono dai 288 ettari di proprietà, suddivisi in 35 cru, di cui il 48 % Pinot Noir, il 37 % Chardonnay e il restante 15 % Pinot Meunier. Taittinger possiede la maggior parte dei suoi ettari di Chardonnay piantati nel cuore della Côte des Blancs, in 5 terroir che producono Grands Cru: Cramant, Avize, Chouilly, Oger e Mesnil-sur-Oger. I vigneti piantati a Pinot Noir si trovano in gran parte in Montagne de Reims (Ambonnay, Mailly-Champagne, Rilly-la-Montagne) e nella Côte des Bar. Il Pinot Meunier è una vite robusta ed è più resistente al gelo rispetto alle due precedenti varietà. È particolarmente adatto per terreni argillosi o sabbiosi, di conseguenza viene coltivato maggiormente in Valle de la Marne. Tutti i vigneti di Taittinger sono lavorati allo stesso modo, utilizzando le tecniche più avanzate nelle pratiche di viticoltura responsabili disponibili. Taittinger è un pioniere in questo settore, sperimentando da diversi anni la selezione massale per le proprie viti, l’inerbimento di quasi tutti i propri ettari vitati e l’impiego di cavalli per l’aratura del terreno. Questo approccio sostenibile ha portato Taittinger a ricevere due importanti premi ambientali nel 2017 come il Viticulture Durable en Champagne e l' Haute Valeur Environnementale.