Pouilly-Loché Les Mûres 2021

VITIGNO:
100 % Chardonnay
DENOMINAZIONE:
Pouilly-Loché AOC
ANNATA: 2021
ALCOL: 13.5 %
FORMATO: 0.75 lt

Dal colore giallo dorato con riflessi ambrati
Al naso è ampio e fresco con note di limone maturo, mandorla dolce e un tocco delicato di tostatura dovuto all’affinamento in legno. Al palato è elegante, equilibrato e verticale, chiude con un finale contraddistinto da una delicata sapidità e persistente mineralità. Questo vino biologico affina in botti da 500 l per 12 mesi con l’obiettivo di mettere in evidenza la salinità del vino e il riflesso del terroir.

CANTINA:
Domaine Clos des Rocs
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Olivier Giroux acquista nel 2002 il domaine Saint-Philibert à Loché, nel Maconnais, ribattezzandolo con il nome della sua più grande parcella: il Clos des Rocs. L’azienda è proprietaria di 9 ettari di vigne che hanno in media una sessantina d’anni, di cui sei nella denominazione Pouilly-Loché AOC, che in totale copre 32 ettari, di cui il 30% appartiene a Clos des Rocs. Nel 2006 ha inizio la conversione bio dell’azienda, che sarà certificata nel 2014. Olivier partecipa attivamente al riconoscimento nel mondo dei vini della denominazione Pouilly-Loché, di cui è uno dei principali ambasciatori. Poco interventista in cantina, vendemmie manuali, utilizzo moderato del legno e fermentazioni spontanee danno vita a prodotti di una grandissima purezza e delicatezza, cristallini, freschi, dove il leggero tocco del legno apporta solo una maggior eleganza. Il palato teso, sapido e minerale è l’espressione della dinamicità del terroir.

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Olivier Giroux acquista nel 2002 il domaine Saint-Philibert à Loché, nel Maconnais, ribattezzandolo con il nome della sua più grande parcella: il Clos des Rocs. L’azienda è proprietaria di 9 ettari di vigne che hanno in media una sessantina d’anni, di cui sei nella denominazione Pouilly-Loché AOC, che in totale copre 32 ettari, di cui il 30% appartiene a Clos des Rocs. Nel 2006 ha inizio la conversione bio dell’azienda, che sarà certificata nel 2014. Olivier partecipa attivamente al riconoscimento nel mondo dei vini della denominazione Pouilly-Loché, di cui è uno dei principali ambasciatori. Poco interventista in cantina, vendemmie manuali, utilizzo moderato del legno e fermentazioni spontanee danno vita a prodotti di una grandissima purezza e delicatezza, cristallini, freschi, dove il leggero tocco del legno apporta solo una maggior eleganza. Il palato teso, sapido e minerale è l’espressione della dinamicità del terroir.