Nebbiolo Langhe DOC Disanfrancesco 2021

VITIGNO:
100% Nebbiolo
DENOMINAZIONE:
Langhe DOC
ANNATA: 2021
ALCOL: 13.5 %
FORMATO: 0.75 lt

Disanfrancesco è un Nebbiolo che nasce dal vigneto che dona il nome all’etichetta stessa, situato nel comune di La Morra ed esposto verso sud-est. La raccolta dei grappoli ha inizio a fine Settembre, e tra i filari si opera un’importante selezione, al fine di portare in cantina solo le uve migliori. Il mosto inizia a fermentare spontaneamente in acciaio, grazie alla presenza di lieviti autoctoni. L’affinamento finale si svolge dapprima in tonneaux, nuovi al 30%, per 12 mesi, per poi procedere con un’ulteriore maturazione di 8 mesi in acciaio e in botti dalla capacità di 25 ettolitri.

CANTINA:
Roberto Voerzio
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Leggenda nel mondo del vino e in particolare del Barolo, Roberto Voerzio fondò la sua cantina nel 1986 a La Morra, piccola frazione nel cuore delle Langhe da sempre conosciuta per i suoi prestigiosi vigneti alcuni dei quali portano lo stesso nome scritto nei libri comunali dal 1350. Inizialmente esteso per soli 2 ettari, oggi il vigneto ne ricopre ben 20, grazie all’acquisizione negli anni dei cru più prestigiosi e storici per la produzione di Barolo, come La Serra, Brunate,Cerequio, Sarmassa, Rocche dell’Annunziata, Fossati e Case Nere.
Concimazione manuale con letame di mucca o humus, potatura molto corta con 5-8 gemme per
pianta, due successivi diradamenti e una resa molto bassa garantiscono a Voerzio di
vendemmiare ogni anno solo uva molto sana e matura, ricca di zuccheri, aromi e profumi. In tutte le varie operazioni di cantina non viene utilizzata nessuna sostanza che può alterare la natura del vino (aumento del colore, della struttura, dei profumi, del tannino ecc). La fermentazione alcolica dura dai 10 ai 30 giorni e avviene spontaneamente senza inoculo di lieviti. Al termine della fermentazione malolattica in vasche di acciaio, tutti i vini, tranne il Dolcetto, sono travasati nel legno per il periodo di affinamento. Il contenuto di solfiti è all’imbottigliamento solitamente inferiore al 50% della quantità permessa dalla legge: questa è l’unica sostanza presente estranea all’uva. Nessun vino viene filtrato. Non è il tempo che lo fa diventare grande, ma il tempo esalta le grandi qualità iniziali. Per questo diciamo che il Barolo, la Barbera d’Alba riserva Pozzo dell’Annunziata e il Merlot andrebbero bevuti non prima di 5-6 anni di affinamento in bottiglia per poi evolversi lentamente nell’arco di 20-30 anni purchè conservati nelle condizioni ottimali. Il Dolcetto d’Alba, il Nebbiolo Langhe e la Barbera d’Alba Cerreto, pur essendo vini più semplici, possiedono un’ottima attitudine all’invecchiamento. In quasi trent’anni l'azienda ha avuto moltissime soddisfazioni: sicuramente tra le più importanti, quella di essere riusciti ad entrare nel cuore di molti appassionati dei più grandi vini rossi del mondo.

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Leggenda nel mondo del vino e in particolare del Barolo, Roberto Voerzio fondò la sua cantina nel 1986 a La Morra, piccola frazione nel cuore delle Langhe da sempre conosciuta per i suoi prestigiosi vigneti alcuni dei quali portano lo stesso nome scritto nei libri comunali dal 1350. Inizialmente esteso per soli 2 ettari, oggi il vigneto ne ricopre ben 20, grazie all’acquisizione negli anni dei cru più prestigiosi e storici per la produzione di Barolo, come La Serra, Brunate,Cerequio, Sarmassa, Rocche dell’Annunziata, Fossati e Case Nere.
Concimazione manuale con letame di mucca o humus, potatura molto corta con 5-8 gemme per
pianta, due successivi diradamenti e una resa molto bassa garantiscono a Voerzio di
vendemmiare ogni anno solo uva molto sana e matura, ricca di zuccheri, aromi e profumi. In tutte le varie operazioni di cantina non viene utilizzata nessuna sostanza che può alterare la natura del vino (aumento del colore, della struttura, dei profumi, del tannino ecc). La fermentazione alcolica dura dai 10 ai 30 giorni e avviene spontaneamente senza inoculo di lieviti. Al termine della fermentazione malolattica in vasche di acciaio, tutti i vini, tranne il Dolcetto, sono travasati nel legno per il periodo di affinamento. Il contenuto di solfiti è all’imbottigliamento solitamente inferiore al 50% della quantità permessa dalla legge: questa è l’unica sostanza presente estranea all’uva. Nessun vino viene filtrato. Non è il tempo che lo fa diventare grande, ma il tempo esalta le grandi qualità iniziali. Per questo diciamo che il Barolo, la Barbera d’Alba riserva Pozzo dell’Annunziata e il Merlot andrebbero bevuti non prima di 5-6 anni di affinamento in bottiglia per poi evolversi lentamente nell’arco di 20-30 anni purchè conservati nelle condizioni ottimali. Il Dolcetto d’Alba, il Nebbiolo Langhe e la Barbera d’Alba Cerreto, pur essendo vini più semplici, possiedono un’ottima attitudine all’invecchiamento. In quasi trent’anni l'azienda ha avuto moltissime soddisfazioni: sicuramente tra le più importanti, quella di essere riusciti ad entrare nel cuore di molti appassionati dei più grandi vini rossi del mondo.