Mouzon Leroux, ovvero la biodinamica rigorosa e l’espressione più profondadel terroir. Ci troviamo a Verzy, al timone del Domaine c’è oggi Sébastien, idee concrete e una visione larga della biodinamica, intesa come massima espressione del vigneto e dei cépage: sono infatti presenti e utilizzati ancora vecchie piante di Arbanne, Petit Meslier, Pinot Gris, Pinot Blanc, oltre ai 3 classici. Una filosofia, un modo di pensare l’agricoltura e il vino: non una moda. Anche l’utilizzo del cavallo in vigna non serve per le fotografie e i dépliants ma per evitare la compattazione dei suoli. Le vinificazioni mantengono gli stessi assunti: fermentazione solo con lieviti indigeni, affinamento sia in legno che in acciaio per rendere le cuvée complesse. Il lavoro di Sébastien è questo: produrre Champagne di intensità e vigore che rappresentino le delicate sfumature delle vigne di Verzy. Save the planet col proprio piccolo contributo.