Savennières Bellevue 2021

VITIGNO:
100% Chenin Blanc
DENOMINAZIONE:
Savennières AOP
ANNATA: 2021
ALCOL: 14 %
FORMATO: 0.75 lt

Nato da una parcella piantata nel 2009 su un'alterazione scistosa e talcosa, questo vigneto si trova su un dolce pendio esposto a sud, nel comune di Savennières, sulla riva destra della Loira, una grande storia, un grande terroir emblematico dell'Anjou Noir. Questo vino merita il suo nome! Il lavoro dei terreni si fa a cavallo dall'autunno del 2016.

CANTINA:
Patrick Baudouin
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Il Domaine è situato in quello che viene chiamato generalmente Anjou Nero, area collocata nel tronco centro-occidentale della Loira e caratterizzata dal punto di vista visivo dalla presenza di scisti, arenarie e rocce vulcaniche. L’azienda, rilevata da Patrick nel 1990 e fondata dai nonni nel 1920, conta 13 ettari di vigneti, tre quarti dei quali coltivati a Chenin Blanc. Baudouin pratica i crismi di un’agricoltura organica, che lo ha portato ad escludere progressivamente l’utilizzo di diserbanti prima (1997), e di tutti gli altri prodotti di sintesi, in un secondo momento, tornando alla lavorazione tradizionale dei campi. Nei primi anni 2000, inizia ufficialmente il percorso che lo porterà a certificare l’azienda per l’agricoltura biologica. Se sin dalle prime battute la strada agronomica è parsa chiara, anche dal punto di vista enologico le scelte sono sembrate decise: dal 1994 Patrick rifugge la pratica dello zuccheraggio dei mosti; tale modus operandi ha creato un precedente unico, portando alla riflessione molti altri produttori della zona, ispirati da un atteggiamento così radicale. Lieviti indigeni, nessun additivo e basso impiego di solforosa sono i punti fermi di una gamma in cui è ben visibile la capacità del produttore di andare oltre i tecnicismi per osservare attentamente le originalità, anche pedologiche, del territorio.

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Il Domaine è situato in quello che viene chiamato generalmente Anjou Nero, area collocata nel tronco centro-occidentale della Loira e caratterizzata dal punto di vista visivo dalla presenza di scisti, arenarie e rocce vulcaniche. L’azienda, rilevata da Patrick nel 1990 e fondata dai nonni nel 1920, conta 13 ettari di vigneti, tre quarti dei quali coltivati a Chenin Blanc. Baudouin pratica i crismi di un’agricoltura organica, che lo ha portato ad escludere progressivamente l’utilizzo di diserbanti prima (1997), e di tutti gli altri prodotti di sintesi, in un secondo momento, tornando alla lavorazione tradizionale dei campi. Nei primi anni 2000, inizia ufficialmente il percorso che lo porterà a certificare l’azienda per l’agricoltura biologica. Se sin dalle prime battute la strada agronomica è parsa chiara, anche dal punto di vista enologico le scelte sono sembrate decise: dal 1994 Patrick rifugge la pratica dello zuccheraggio dei mosti; tale modus operandi ha creato un precedente unico, portando alla riflessione molti altri produttori della zona, ispirati da un atteggiamento così radicale. Lieviti indigeni, nessun additivo e basso impiego di solforosa sono i punti fermi di una gamma in cui è ben visibile la capacità del produttore di andare oltre i tecnicismi per osservare attentamente le originalità, anche pedologiche, del territorio.