La storia della cantina è lunga un secolo e, di generazione in generazione, racconta di una forte volontà e di felici intuizioni; le due cose che hanno dato a questi vini l’opportunità di esprimere tutta la loro grandezza. Le origini dell'impresa risalgono al 1897, quando Nino Negri, originario di Aprica, in seguito al matrimonio con Amelia Galli, decideva di avviare a Chiuro l’attività vitivinicola. Nel 1925, la ditta veniva registrata alla Camera di Commercio di Sondrio e due anni dopo vedeva l'ingresso del figlio Carluccio, vero artefice dello sviluppo e della crescita qualitativa della ‘Nino Negri’. Nel 1946 veniva creata la ditta individuale Nino Negri di Carlo Negri avente come scopo ‘il commercio di vini ed uve con cantine a Chiuro e a Moniga del Garda. Nel 1958, la denominazione veniva nuovamente mutata in Casa Vinicola Nino Negri di Carlo Negri. L’Azienda di Chiuro passava dai 5-6 dipendenti del periodo anteguerra agli oltre trenta, ai quali si aggiungevano i molti lavoratori stagionali nella fase di vendemmia. Alla fine degli anni Sessanta, ormai chiaro che le due figlie Erina e Carla Negri non intendevano affiancare il padre nella conduzione dell'azienda, l'impresa veniva ceduta ad una società svizzera. Nel 1986 venne acquistata da Gruppo Italiano Vini, società cooperativa nata dall'unione delle aziende vinicole che erano state di proprietà del gruppo elvetico. Ripartiva così la storia di una delle più antiche cantine valtellinesi puntando decisamente su una produzione di vini valtellinesi di qualità. La Nino Negri rappresenta oggi la realtà vitivinicola Valtellinese che meglio concilia tradizione e tecnologia. Per ottenere grandi risultati è necessario lavorare sempre con il massimo impegno ed investire continuamente in cantina e nei vigneti.