Laval non è certo un nome che passa inosservato tra i tanti culturi dei vini ispirati alla biodinamica. Siamo a Cumiers, Premier Cru sul versante destro della Marna, sottozona nota con il nome di Alta Valle. Le vigne sono in larga parte dedicate alle uve nere, Pinot Noir e Meunier, che si occupano oltre l'80% dei circa 170 ettari vitati del villaggio. Non a caso si tratta di una terra che fa da cerniera tra la parte bassa della Vallée de la Marne, ricca di argille e sabbie, e le ultime propaggini della Montagne de Reims, con ricorrenti vene di gesso presenti sulle fasce collinari del villaggio. Noto nei decenni scorsi per la produzione di un pregiato Coteaux Champenoise Rouge, vino rosso a base Pinot Noir largamente usato per i Rosè d'assemblaggio da molti produttori della Cote des Blancs, Cumiers è diventato negli anni più recenti una sorta di laboratorio sulla viticoltura BIO in Champagne. Il clima secco e ventilato, la perfetta esposizione a sud di larga parte dei vigneti e lo spirito di sperimentazione di un manipolo di produttori del paese hanno dato particolare impulso, tra i primi in zona, ad una viticoltura sostenibile e biologica. Janick Laval, sorella di George, ha ereditato parte delle vigne della famiglia; una manciata di terra, poco più di 3 ettari vitati, sulla prima collina sopra il paese. Assieme al marito Alain Suisse, di origini svizzere, gestisce con sani principi biologici le uve di proprietà, traendo non pochi spunti dall'opera del fratello. Il rigore svizzero del marito Alain contribuisce a dare un profilo di alta qualità agli Champagne che portano il nome dei due coniugi. Assenza di trattamenti chimici in vigna, una vinificazione volutamente tradizionale con torchio verticale, fermentazioni naturali e minimo uso di solforosa; questi gli ingredienti per dei vini di volume ma mai fuori registro. Alain Suisse è viticoltore di lungo corso. La sua piccola ma ben attrezzata cantina non concede fronzoli ma punta diretta sull'essenzialità. La base sono uve di altissima qualità, con selezione dei grappoli e vinificazioni che pur generose nelle estrazioni non sconfinano mai in ossidazioni o deviazioni. Il bicchiere racconta di uno Champagne succoso, raramente contaminato dallo zucchero (spesso Pas Dosè), generoso per il largo uso di uve nere ma con un tocco di eleganza che è quasi la firma al femminile della moglie Janick.