Barolo DOCG Cerequio 2018

VITIGNO:
100% Nebbiolo
DENOMINAZIONE:
Barolo DOCG
ANNATA: 2018
ALCOL: 14 %
FORMATO: 0.75 lt

Cerequio è un vigneto di grande prestigio, come d'abitudine in casa Roberto Voerzio. Questo Cru esprime uno stile fatto di struttura ma allo stesso tempo di morbidezza, soprattutto delle vigne affacciate verso i vigneti di Case Nere e Fossati.  Il Barolo Cerequio viene vinificato in vasche d'acciaio, con l'utilizzo soltanto di lieviti indigeni. Per quanto riguarda l'affinamento e la maturazione, questi avvengono in barriques usate e botti da 20hl per una durata di 24 mesi. Segue poi un periodo di riposo in bottiglia di più di un anno.

CANTINA:
Roberto Voerzio
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Leggenda nel mondo del vino e in particolare del Barolo, Roberto Voerzio fondò la sua cantina nel 1986 a La Morra, piccola frazione nel cuore delle Langhe da sempre conosciuta per i suoi prestigiosi vigneti alcuni dei quali portano lo stesso nome scritto nei libri comunali dal 1350. Inizialmente esteso per soli 2 ettari, oggi il vigneto ne ricopre ben 20, grazie all’acquisizione negli anni dei cru più prestigiosi e storici per la produzione di Barolo, come La Serra, Brunate,Cerequio, Sarmassa, Rocche dell’Annunziata, Fossati e Case Nere.
Concimazione manuale con letame di mucca o humus, potatura molto corta con 5-8 gemme per
pianta, due successivi diradamenti e una resa molto bassa garantiscono a Voerzio di
vendemmiare ogni anno solo uva molto sana e matura, ricca di zuccheri, aromi e profumi. In tutte le varie operazioni di cantina non viene utilizzata nessuna sostanza che può alterare la natura del vino (aumento del colore, della struttura, dei profumi, del tannino ecc). La fermentazione alcolica dura dai 10 ai 30 giorni e avviene spontaneamente senza inoculo di lieviti. Al termine della fermentazione malolattica in vasche di acciaio, tutti i vini, tranne il Dolcetto, sono travasati nel legno per il periodo di affinamento. Il contenuto di solfiti è all’imbottigliamento solitamente inferiore al 50% della quantità permessa dalla legge: questa è l’unica sostanza presente estranea all’uva. Nessun vino viene filtrato. Non è il tempo che lo fa diventare grande, ma il tempo esalta le grandi qualità iniziali. Per questo diciamo che il Barolo, la Barbera d’Alba riserva Pozzo dell’Annunziata e il Merlot andrebbero bevuti non prima di 5-6 anni di affinamento in bottiglia per poi evolversi lentamente nell’arco di 20-30 anni purchè conservati nelle condizioni ottimali. Il Dolcetto d’Alba, il Nebbiolo Langhe e la Barbera d’Alba Cerreto, pur essendo vini più semplici, possiedono un’ottima attitudine all’invecchiamento. In quasi trent’anni l'azienda ha avuto moltissime soddisfazioni: sicuramente tra le più importanti, quella di essere riusciti ad entrare nel cuore di molti appassionati dei più grandi vini rossi del mondo.

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Esaurito
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Leggenda nel mondo del vino e in particolare del Barolo, Roberto Voerzio fondò la sua cantina nel 1986 a La Morra, piccola frazione nel cuore delle Langhe da sempre conosciuta per i suoi prestigiosi vigneti alcuni dei quali portano lo stesso nome scritto nei libri comunali dal 1350. Inizialmente esteso per soli 2 ettari, oggi il vigneto ne ricopre ben 20, grazie all’acquisizione negli anni dei cru più prestigiosi e storici per la produzione di Barolo, come La Serra, Brunate,Cerequio, Sarmassa, Rocche dell’Annunziata, Fossati e Case Nere.
Concimazione manuale con letame di mucca o humus, potatura molto corta con 5-8 gemme per
pianta, due successivi diradamenti e una resa molto bassa garantiscono a Voerzio di
vendemmiare ogni anno solo uva molto sana e matura, ricca di zuccheri, aromi e profumi. In tutte le varie operazioni di cantina non viene utilizzata nessuna sostanza che può alterare la natura del vino (aumento del colore, della struttura, dei profumi, del tannino ecc). La fermentazione alcolica dura dai 10 ai 30 giorni e avviene spontaneamente senza inoculo di lieviti. Al termine della fermentazione malolattica in vasche di acciaio, tutti i vini, tranne il Dolcetto, sono travasati nel legno per il periodo di affinamento. Il contenuto di solfiti è all’imbottigliamento solitamente inferiore al 50% della quantità permessa dalla legge: questa è l’unica sostanza presente estranea all’uva. Nessun vino viene filtrato. Non è il tempo che lo fa diventare grande, ma il tempo esalta le grandi qualità iniziali. Per questo diciamo che il Barolo, la Barbera d’Alba riserva Pozzo dell’Annunziata e il Merlot andrebbero bevuti non prima di 5-6 anni di affinamento in bottiglia per poi evolversi lentamente nell’arco di 20-30 anni purchè conservati nelle condizioni ottimali. Il Dolcetto d’Alba, il Nebbiolo Langhe e la Barbera d’Alba Cerreto, pur essendo vini più semplici, possiedono un’ottima attitudine all’invecchiamento. In quasi trent’anni l'azienda ha avuto moltissime soddisfazioni: sicuramente tra le più importanti, quella di essere riusciti ad entrare nel cuore di molti appassionati dei più grandi vini rossi del mondo.