Anjou Blanc Le Cornillard 2018

VITIGNO:
100% Chenin Blanc
DENOMINAZIONE:
Anjou AOP
ANNATA: 2018
ALCOL: 14.5 %
FORMATO: 0.75 lt

Una cuvée potente e audace, emblematica del potenziale degli chenin secchi su scisto. Vino di gastronomia. Bellissimo terreno su una collina che scende verso il Layon, su uno dei più bei meandri del fiume, con tutta la valle in prospettiva. Esposizione sud-est, terreno scistoso di prima dell'era primaria e lavorazione del terreno con cavalli.

CANTINA:
Patrick Baudouin
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Il Domaine è situato in quello che viene chiamato generalmente Anjou Nero, area collocata nel tronco centro-occidentale della Loira e caratterizzata dal punto di vista visivo dalla presenza di scisti, arenarie e rocce vulcaniche. L’azienda, rilevata da Patrick nel 1990 e fondata dai nonni nel 1920, conta 13 ettari di vigneti, tre quarti dei quali coltivati a Chenin Blanc. Baudouin pratica i crismi di un’agricoltura organica, che lo ha portato ad escludere progressivamente l’utilizzo di diserbanti prima (1997), e di tutti gli altri prodotti di sintesi, in un secondo momento, tornando alla lavorazione tradizionale dei campi. Nei primi anni 2000, inizia ufficialmente il percorso che lo porterà a certificare l’azienda per l’agricoltura biologica. Se sin dalle prime battute la strada agronomica è parsa chiara, anche dal punto di vista enologico le scelte sono sembrate decise: dal 1994 Patrick rifugge la pratica dello zuccheraggio dei mosti; tale modus operandi ha creato un precedente unico, portando alla riflessione molti altri produttori della zona, ispirati da un atteggiamento così radicale. Lieviti indigeni, nessun additivo e basso impiego di solforosa sono i punti fermi di una gamma in cui è ben visibile la capacità del produttore di andare oltre i tecnicismi per osservare attentamente le originalità, anche pedologiche, del territorio.

Prezzo di listino
€60,00
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Esaurito
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Patrick Baudouin
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Il Domaine è situato in quello che viene chiamato generalmente Anjou Nero, area collocata nel tronco centro-occidentale della Loira e caratterizzata dal punto di vista visivo dalla presenza di scisti, arenarie e rocce vulcaniche. L’azienda, rilevata da Patrick nel 1990 e fondata dai nonni nel 1920, conta 13 ettari di vigneti, tre quarti dei quali coltivati a Chenin Blanc. Baudouin pratica i crismi di un’agricoltura organica, che lo ha portato ad escludere progressivamente l’utilizzo di diserbanti prima (1997), e di tutti gli altri prodotti di sintesi, in un secondo momento, tornando alla lavorazione tradizionale dei campi. Nei primi anni 2000, inizia ufficialmente il percorso che lo porterà a certificare l’azienda per l’agricoltura biologica. Se sin dalle prime battute la strada agronomica è parsa chiara, anche dal punto di vista enologico le scelte sono sembrate decise: dal 1994 Patrick rifugge la pratica dello zuccheraggio dei mosti; tale modus operandi ha creato un precedente unico, portando alla riflessione molti altri produttori della zona, ispirati da un atteggiamento così radicale. Lieviti indigeni, nessun additivo e basso impiego di solforosa sono i punti fermi di una gamma in cui è ben visibile la capacità del produttore di andare oltre i tecnicismi per osservare attentamente le originalità, anche pedologiche, del territorio.